Boom di nuove imprese e nuovi imprenditori in Italia

Boom di nuove imprese e nuovi imprenditori in Italia

 

nuove impreseL’Italia è terra fertile per le imprese, infatti nei primi quattro mesi del 2017 sono nate 146 mila imprese (30 mila ad aprile, 42 mila a marzo, 39 mila a febbraio, 35 mila a gennaio) e la proiezione per l’intero anno, ipotizzando costante il risultato del primo quadrimestre anche nel secondo e nel terzo, arriva a stimare la creazione di 438 mila nuove imprese. Un dato incoraggiante, se confrontato con le 363 mila del 2016 e le 372 mila del 2015.

Questo trend è trainato dalle cd “imprese giovani” che ha visto nel 2016 l’Italia al primo posto nell’Unione Europea per il numero d’imprese create da under 40, che complessivamente hanno raggiunto il ragguardevole risultato di oltre un milione.

I giovani italiani risultano i più intraprendenti dell’Unione Europea grazie all’apertura nel 2016 di circa 325 imprese al giorno, con il risultato che le imprese condotte da giovani rappresentano il 9,8% delle imprese presenti in Italia, ma la percentuale sale al 31,1% tra quelle di nuova apertura. E’ significativo, peraltro, il fatto che dal punto di vista territoriale, nel 2016 il maggior numero di nuove imprese giovanili sia nato nel mezzogiorno (34.334) seguito dal nord ovest (21.611), dal centro (18.064) e dal nord est (13.937).

La presenza dei giovani naturalmente si concentra nelle piccole medie imprese (PMI) che rappresentano il 99,9% del totale delle imprese in Italia e il 99,8% del totale delle imprese nell’Unione Europea. In Italia i giovani al di sotto dei 40 anni guidano 1.155.000 imprese, come abbiamo detto è il maggior numero in Europa, davanti al Regno Unito con 990.100, alla Polonia (988.200), la Romania (902.200), la Spagna (691.100), la Francia (568.900) e la Germania (511.400) su un totale di 24.889.700 presenti nell’Unione Europea per una incidenza del 30%.

Opposto trend per quanto riguarda le procedure concorsuali aperte. Sono 3.800 nei primi quattro mesi del 2017 (950 ad aprile, 1100 a marzo, 950 a febbraio, 800 a gennaio). E anche in questo caso, la proiezione per l’anno intero, tenendo sempre costante il risultato del primo quadrimestre anche nel secondo e nel terzo, indica un risultato migliore rispetto a quello dei due anni precedenti: calano a 11,4 mila, rispetto alle 13 mila del 2016 e alle 14 mila del 2015.

Il quadro è coerente con i dati diffusi dal Cerved per il primo trimestre 2017 che evidenziano da un lato la diminuzione dei fallimenti e delle altre procedure concorsuali, dall’altro, dopo alcuni segnali negativi osservati nel corso del 2016, tornano a diminuire le liquidazioni volontarie. Nel complesso, tra gennaio e marzo hanno lasciato il mercato 19mila imprese, il 5,1% in meno rispetto allo stesso periodo del 2016 e il livello più basso dal 2009.