ISTAT: crescono gli occupati in Italia

managerNel primo trimestre del 2017 l’economia italiana ha registrato una crescita del Pil pari all’1,2% nel confronto con lo stesso trimestre del 2016. I segnali di accelerazione della dinamica dell’attività economica, particolarmente significativi in molti settori dei servizi, sono associati a un assorbimento di lavoro da parte del sistema produttivo che continua a espandersi.

Secondo i dati diffusi dall’ISTAT (https://www.istat.it/it/archivio/2009709) la dinamica tra il primo trimestre del 2017 e lo stesso periodo dell’anno precedente indica una crescita di 326 mila occupati (+1,5%) che riguarda soltanto i dipendenti, in più di due terzi dei casi a termine.

La crescita dell’occupazione interessa entrambi i generi e tutte le ripartizioni, coinvolgendo anche i 15-34enni oltre alle persone con 50 anni e più.

Prosegue la diminuzione degli inattivi di 15-64 anni (circa 473 mila in un anno) e coinvolge sia quanti vogliono lavorare pari a 291 mila unità, sia la componente più distante dal mercato del lavoro ossia chi non cerca e non è disponibile pari a 183 mila unità. Restano forti le differenze di genere con un tasso d’inattività femminile al 44,2% a fronte di un tasso di inattività maschile del 25,1%.

Dal lato delle imprese, si confermano i segnali di crescita congiunturale della domanda di lavoro, con un aumento delle posizioni lavorative dipendenti pari allo 0,6% sul trimestre precedente, sintesi della crescita sia dell’industria sia dei servizi. Le ore lavorate per dipendente tuttavia si riducono (-0,6%), anche se continua a diminuire il ricorso alla Cassa integrazione. Il tasso dei posti vacanti rimane invariato su base congiunturale mentre cresce di 0,2 punti percentuali su base annua. In termini congiunturali si registra un aumento dello 0,5% delle retribuzioni e dello 0,6% del costo del lavoro su cui ha influito la crescita accentuata degli oneri sociali (+1,2%), dovuta al graduale indebolimento degli effetti del vantaggio contributivo associato alle nuove assunzioni a tempo indeterminato degli ultimi due anni.